La Giara e La Patente | 13 Ottobre ore 21:00
- Elia Gaole
- 2 ott 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Cari soci e non, si avvicina la prima serata della Rassegna teatrale organizzata in collaborazione con la Nuova Compagnia Teatrale, una Rassegna teatrale composta da sette spettacoli originali, il costo del singolo biglietto è di 8,00€ a serata, è anche possibile abbonarsi per l'intera stagione a soli 36,00€.
Di seguito sono riportati i dettagli della serata:
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LA GIARA
(Venerdì 13 Ottobre - ore 21:00)
Atto unico di Luigi Pirandello - regia di Enzo Rapisarda
Don Lolò Zirafa, un proprietario terriero spilorcio e litigioso, ordina una grossa giara in terracotta per raccogliere l'olio d'oliva. Tuttavia, la giara diventa ben presto un simbolo della testardaggine e dell'ostinazione di Don Lollo.
Nonostante le evidenti difficoltà e i problemi incontrati nella sua costruzione, Don Lolò si rifiuta di ammettere che la giara sia difettosa e continua a cercare di renderla perfetta, facendola riparare innumerevoli volte.
La storia mette in evidenza la lotta di Don Lolò con se stesso e con gli altri personaggi del villaggio, che cercano di farlo ragionare e convincerlo a smettere di perseguire un'idea irrealizzabile.
Alla fine, la giara si rompe durante una festa e l'olio si versa per terra, sottolineando l'assurdità della determinazione di Don Lolò e il suo fallimento nel raggiungere il suo obiettivo.

LA PATENTE
(Venerdì 13 Ottobre - ore 21:00)
Atto unico di Luigi Pirandello - regia di Enzo Rapisarda
Protagonista della novella è Rosario Chiàrchiaro, un uomo scacciato dal banco dei pegni per essere stato considerato uno iettatore. I superstiziosi temono talmente gli influssi della malasorte che egli apporta che, al suo passaggio, fanno i più svariati segni scaramantici: toccano il ferro, fanno il gesto delle corna.
Agli occhi del giudice D'Andrea sembra che Chiarchiaro abbia querelato due giovani che in sua presenza hanno fatto "gli scongiuri di rito": ma non è così.
Nell'ufficio del giudice, Chiarchiaro, per lo stupore di D'Andrea, arriva vestito come un perfetto menagramo.
Il protagonista dichiara che non ha nessuna intenzione di far condannare i due giovani: il suo obiettivo è invece quello di ottenere una patente di iettatore con cui pretendere di essere pagato per evitare i suoi malefici.
Infatti Chiarchiaro, stanco della schifosa umanità, vuole ora vendicarsi sfruttando la superstizione popolare imponendo una tassa che nessuno al suo passaggio rifiuterà di pagare.
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